Proteggi i tuoi social dalle bufale: come riconoscerle

bufale

Il mondo del web e in particolare i social network (in pieno 2016!), vengono bombardati costantemente da bufale e notizie finte create ad arte.
La notizia sulla morte di tale personaggio famoso, o della eliminazione dal mercato di tale prodotto dolciario (Rossana vi dice nulla?), o ancora, la  malattia che si sta diffondendo rapidamente in tutto il mondo: solo alcuni esempi di notizie che si diffondono con grande rapidità sui social.

Cadere in queste false trappole è semplice, soprattutto perché spesso si tende a condividere contenuti e notizie sui social senza leggerne a fondo il testo, spesso soffermandosi a una veloce lettura del solo titolo. Dovrebbe essere un dovere, sia che si condivida la notizia da un profilo privato, che, ancor peggio, su pagine business, quello di verificarne le fonti.

Come possiamo evitare di incappare nelle bufale, spesso virali, che girano costantemente sui social network? Proviamo a fornirvi qualche consiglio utile:

Attenzione al dominio: verificate che non si tratti di un sito creato appositamente per attrarre click, e quindi pieno di contenuti falsi creati solo per alimentare la fabbrica dei clic. Non vi fidate del click-bait (ossia quelle notizie lasciate in sospeso, condite da termini altisonanti). Ultimamente alcuni siti si mascherano con nomi simili a quelli di giornali reali, ad esempio “Il Giomale”, “Il Quotidaino” e così via: fate attenzione!

Lercio&Co: molte notizie-bufala sono, in realtà, articoli satirici o creati per puro scherzo. Lercio ne è un tipico esempio. Quando i titoli sono particolarmente caustici o spingono alla risata, probabilmente la ragione è che tale contenuto è creato principalmente per far ridere e intrattenere.

Andare oltre la notizia: fare qualche ricerca online, e cercare di capirne di più sull’argomento trattato, vi consentirà di rendervi conto se si tratta di una notizia realmente verificata o se, in realtà, se ne parla solo in un determinato sito che ha deciso di diffonderla puramente come bufala.

Controllare le altre notizie presenti sul sito: se non siete ancora convinti, potete provare a dare un’occhiata alle altre notizie presenti su quel sito in particolare. Sono strane? Magari non sono poi così vere…

Siti di Debunking: ci sono alcuni siti, come bufale.net o “Bufale un tanto al chilo” che da tempo si occupano di smascherare le bufale in rete. Usatele, perché spesso spiegano cosa sta dietro la notizia, analizzando il contenuto e  incrociandolo con altri contenuti in rete. Anche qui: leggete sempre con raziocinio e spirito critico, anche se si tratta di debunking.

E last but not least

Avere buon senso! Essere scettici non è un male, così come non prendere tutto per oro colato. Controllare sempre le fonti ci permette di non cadere in “trappole” false e quindi minare la nostra reputazione online, sia personale, che del business per cui stiamo ripubblicando una determinata notizia.

 

Una nota finale: poichè questo post è pubblicato all’interno del blog di Spidwit, è corretto sottolineare come uno dei vantaggi del nostro tool è anche quello di suggerire notizie provenienti da fonti di qualità, verificate e a cui la redazione del team ha assegnato anche un ranking sull’autorevolezza.

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