Social Media Netiquette: regole di buona convivenza online

Con il termine “netiquette” (network + étiquette) si intende una serie di buoni comportamenti da utilizzare quando si è online.
Con questo articolo vogliamo darvi qualche consiglio su cosa conviene fare -e non fare- sui principali social di uso professionale (e non).

Pronti a prendere appunti? Via!

Facebook

  • Tormentare i vostri amici chiedendo loro di mettere like a una pagina a cui non sono interessati causerà solo fastidio, non nuovi membri. In ogni caso inviate l’invito una volta sola. Ricordiamo sempre che le pagine legate a un business hanno più successo quanti più utenti in target si hanno, quindi l’aggiunta (coercitiva) di un amico ha un doppio effetto negativo: avere un’audience poco interessata, e al tempo stesso un amico infastidito!
  • Utilizzare un account personale come se fosse una pagina business è una procedura totalmente scorretta. Le pagine Facebook  sono state create appositamente per questo. Se Facebook dovesse comunque accorgersene, il profilo personale è a rischio chiusura.
  • Replicate sempre con toni positivi a ogni persona che ha dedicato del tempo a commentare i vostri post. Questa buona pratica mostrerà a tutti che l’azienda o il brand (personale o aziendale che sia) è gentile, attento e aperto.
  • Collegare con un’automazione più account tra di loro (Facebook e Twitter, ad esempio) può, alle volte, essere controproducente. Il rischio è di creare troppi post inutili o al limite dello spam.

LinkedIn

  • Chiedere a estranei di connettersi con voi solo per poter attingere alla loro lista di connessioni è una tattica discutibile. Certo, ci può essere la necessità di collegarsi con qualcuno di una specifica azienda, ma è meglio farlo scrivendo al diretto interessato e sostituendolo al messaggio standard di connessione la propria motivazione personale. Molti businessman ignoreranno le vostre richieste di connessione se non vi presenterete in maniera convincente.
  • Chiedere una raccomandazione per una connessione a qualcuno che non si conosce bene può risultare controproducente con molta facilità.
  • Non curare il vostro profilo potrà far dubitare gli altri della vostra professionalità. E’ bene fornire una bio completa e utilizzare una foto professionale.
  • Condividere notizie su business industry  interessanti per la vostra audience è una pratica molto apprezzata su Linkedin. Commentare e moderare nel modo più gentile possibile è una regola sempre valida.

Twitter

  • Esprimere il vostro messaggio in 140 caratteri può essere impegnativo, ma prendetevi del tempo per elaborare il vostro post e ridurre al minimo le abbreviazioni. Imparare l’uso degli hashtag di Twitter è, inoltre, raccomandabile: più capirete come usarli correttamente, meno userete il social con imbarazzo.
  • Quella del retweet è una pratica importante: utilizzatela per premiare contenuti che reputate utili e che possano risultare interessanti per la vostra audience. E’ un segno d’attenzione per la propria community, ma anche d’apprezzamento verso la persona di cui avrete retwittato il contenuto.
  • Seguire un utente che vi segue non è obbligatorio. Prima di seguirlo a sua volta è bene studiare un po’ il profilo della persona e successivamente decidere se seguirla o no: se è un profilo affine è auspicabile seguirlo, se è qualcuno a caccia di “follow back”, probabilmente no.
  • Chiedere di essere retwittati è fastidioso. Se i follower troveranno i vostri contenuti interessanti, li retwitteranno senza che voi dobbiate chiederglielo.
  • Quando si linka il contenuto di un sito o blog è sempre bene attribuirne la fonte e l’autore con una @mention.
  • Utilizzare Twitter come strumento di conversazione pubblico, specie su conversazioni che è meglio mantenere private, è da evitare. Meglio utilizzare i messaggi diretti.

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