Guida fondamentale all’Influencer Marketing

L’influencer marketing rientra ormai nelle strategie di tutti i più importanti brand e di certi ne ha anche fatto la fortuna.

Una ricerca condotta da eMarketer ha addirittura mostrato come l’84% dei marketing manager condurrà almeno una campagna di influencer marketing nell’arco del 2019. Questo dato assume ancora più importanza se affiancato alla percentuale, in crescita, di persone che utilizzano vari tool per bloccare la pubblicità.

Con questo articolo, però, ovvierai al problema acquisendo tutti gli strumenti per portare avanti la tua campagna di Influencer Marketing.

Ma cos’è l’Influencer Marketing?

Prima di partire sul come costruire la propria strategia è fondamentale capire se questa faccia al caso tuo. Una definizione abbastanza diffusa definisce l’influencer marketing come un tipo di marketing focalizzato nel collaborare con persone dotate di un grande seguito online allo scopo di diffondere il messaggio del Brand ad un pubblico più ampio. L’azienda non dovrà quindi interfacciarsi direttamente con un grosso pubblico con cui non ha mai avuto a che fare, ma lo farà attraverso una persona che ha già creato una forte relazione con i propri seguaci. Si capisce subito quale sia il beneficio aggiunto di questa forma di marketing.

Ora però rimbocchiamoci le maniche e iniziamo a costruire la nostra strategia di Influencer Marketing.

Da leggere: Come trovare contenuti di qualità per social media

1) Stabilisci un budget, degli obiettivi e delle KPI

Come ogni strategia che si rispetti, il primo step è stabilire un budget e degli obiettivi.
Queste due attività devono avvenire contemporaneamente in quanto si influenzano vicendevolmente. I tipi di obiettivi ci daranno la misura delle risorse di cui avremo bisogno.
Il tutto ci servirà anche a capire il tipo di influencer che potremo andare a contattare, facilitandoci quindi nello step 2.
Per stabilire obiettivi e KPI è importante usare la matrice SMART, secondo cui ogni obiettivo deve essere:

  • Specifico e senza ambiguità
  • Misurabile ed espresso sotto forma numerica
  • Ottenibile (Achievable)
  • Rilevante per il nostro business
  • Con una data di inizio e fine, quindi basato sul Tempo

Gli obiettivi possono essere molto diversi tra loro e dipendono principalmente dal tipo di business. Com’è facile intuire una palestra si porrà degli obiettivi molti diversi rispetto ad un sito che offre servizi per startup.
Puoi trovare una raccolta dei principali obiettivi e KPI racchiusi in questa immagine.

Lista di possibili obiettivi e kpi

 

2) Trovare il giusto influencer

Trovare un buon influencer è la parte più ostica quindi apri bene gli occhi e presta attenzione! I motivi per cui i marketer falliscono nella ricerca di un buon influencer possono essere molteplici e variegati, ma per non incappare in errori banali vengono in nostro aiuto le 3 R!

L’influencer o gli influencer che intendiamo ricercare devono rispondere ad una schema basato su:

  • Reach: quanto è grande il suo pubblico? Che caratteristiche ha?
  • Risonanza: questo parametro va a braccetto con quello della Reach. Un influencer non deve essere solamente molto ampio! Se sei un marketer esperto saprai sicuramente che i follower possono essere facilmente acquistati per ogni piattaforma. Risulta quindi importantissimo vedere il tasso di engagement di ogni influencer per scoprire se è veramente seguito dai propri follower, iscritti o persone che hanno messo mi piace.
  • Rilevanza: quanto il nostro brand e il nostro prodotto sono vicini a questo influencer e al suo pubblico? Mi sembra ovvio che se si gestisce un e-commerce che vende scarpe per bambini non si andrà a cercare un influencer che pratica sport estremi.

Il modello delle 3R è generico e per riuscire a trovare il giusto influencer bisogna condurre delle ulteriori azioni. Una di queste è capire il “tipo” di influencer a cui ci si vuole rivolgere.

Quanti tipi di influencer esistono?
  • Celebrità: sono persone con un grosso bacino d’utenza e seguite principalmente perché molto famose. Ovviamente sono anche fra gli influencer più esosi da ingaggiare. Sono molto seguiti su Instagram, Facebook e Twitter.
  • Creatori di contenuti: sono tutti quei creativi, spesso giovani, che hanno ottenuto successo sui social creando dei contenuti totalmente originali. Creano dando forme nuove alle cose, andando a plasmare in maniera unica il proprio stile. Spesso capita che i loro contenuti divengano virali e che le loro azioni siano fonte di ispirazione per i propri follower. Sono molto amati dai giovani e si trovano più o meno ovunque ma con particolare attenzione su YouTube, Facebook e Pinterest.
  • Clienti “microinfluencer”: una delle forze dell’influencer marketing è che ci permette di vedere e sfruttare risorse “classiche” in nuovi modi. I clienti sono fra questo tipo di risorse. Loro amano o comunque hanno già di per se un forte interesse verso il tuo prodotto o servizio, rendendoli degli ottimo brand ambassador. In alcuni casi attuare una campagna di influencer marketing sfruttando i clienti di vecchia data servirà anche come politica di customer relationship.
  • Opinion Leader: sono persone che hanno un forte attaccamento a cause sociali e riescono a smuovere grandi masse verso queste tematiche. Sono ottimi per portare avanti campagne legate al marketing sociale.

Ora che hai capito indicativamente chi vuoi cercare bisogna rispondere ad un’altra domanda:

Dove cercare gl influencer?

Anche in questo caso ci sono tante possibili vie da percorrere, le principali però possono essere ricondotte principalmente a 3:

  • Social Media Monitoring:  la maggior parte dei nostri influencer opererà sui social e per questo motivo condurre delle operazioni di social media monitoring sarà la via più semplice per trovarli. Tutto questo viene ulteriormente semplificato per tutti quei social che fanno degli hasthtag uno loro punto di forza come Instagram e Twitter.
  • Tools: come tutti i marketer sanno, esiste sempre un tool pronto a fare il lavoro sporco. In questo caso uno dei più autorevoli e valido anche per il mercato italiano è Buzzoole. Buzzoole ti permette di automatizzare molti processi della tua strategia di influencer marketing come la scelta del budget, il monitoraggio dei tuoi obiettivi, il pagamento basato sui risultati, ma soprattutto la possibilità di trovare i giusti influencer per la tua nicchia di mercato. Se vuoi saperne di più su questo tool ti invitiamo a guardare questo video.
  • Google Alert: un altro metodo molto usato per cercare blogger è quello di creare un Google Alert per determinate parole chiave che possano essere vicino al nostro brand

un esempio di google alerts

 

Complimenti! Stai andando alla grande!

Se sei arrivato fino a qui significa che hai superato lo scoglio più grande di questa guida, ora è tutto in discesa!
Prima di procedere oltre, prendiamoci un attimo di pausa e allarghiamo i nostri orizzonti sull’influencer marketing leggendo un case study.

Il successo di Bigelow Tea

Bigelow Tea era intenzionata a legare al suo brand l’idea di un thé che fosse il più possibile salutare.
Per fare ciò decisero di contattare alcuni blogger che fossero in grado di creare degli ottimi contenuti intorno al loro prodotto e che esaltassero le proprietà benefiche del proprio thè.

Gli influencer spaziarono di molto nelle loro creazioni. Qualcuno pubblicò delle ricette per creare dei cubetti di ghiaccio aromatizzate al thé, altri fecero dei tutorial su come riutilizzare in modo creativo il packaging di Bigelow Tea.

I risultati stupirono anche coloro che avevano ideato la campagna. Gli influencer furono in grado di generare più di 32000 interazioni sui propri blog ma il dato più importante fu un altro. A seguito di questa campagna Bigelow Tea fu in grado di aumentare del 18,5% le proprie vendite.

Un ottimo risultato eh? Ora però è tempo di continuare a costruire la tua strategia di influencer marketing per raggiungere obiettivi ancora più grandi!

Lettura consigliata:  social media marketing: 4 errori da evitare come la peste

3) Come contattare gli influencer

Alcuni potrebbero definire banale questa parte, ma a giudicare delle esperienze di molti influencer, soprattutto YouTouber, non lo è per nulla.

Sono molte le aziende che sbagliano approccio. C’è chi contatta gli influencer sbagliando nome, rifacendosi a blog o account sui social che non gli appartengono o commettendo vari errori che possono essere evitati con un po’ di accortezza.

Come contattare gli influencer dipende ovviamente dal tipo di collaborazione che intendi portare avanti. Più specificatamente le variabili da tenere in conto sono:

  • Quanto un influencer è famoso
  • I tipi di contenuto e le piattaforme su cui le andrà a realizzare 
  • La durata e l’impegno che dovrà metterci nel collaborare con te
  • Cosa gli darai in cambio

Un esempio veloce: ultimamente molti brand stanno sfruttando micro-influencer su Instagram inviando prodotti gratuiti in cambio di una foto e una descrizione scelta da loro. Il “peso” che ogni influencer esercita è quindi basso, ma altrettanto basso è il costo. Una volta però costruito un esercito di micro-influencer si avrà tra le proprie mani una rete capillarizzata di brand ambassador.

“Corteggiare” gli influencer con la mail giusta

Solitamente le interazioni con gli influencer avvengono quasi sempre per email. Ma prima di contattarli in maniera diretta con la nostra proposta conviene preparare il terreno. Una cosa molto consigliata è  interagire con loro pubblicamente, con commenti che lodano il loro lavoro, con mi piace e condivisioni. Un’altra cosa che si potrebbe provare a fare è aggiungerli su LinkedIn preceduti da una breve descrizione, questa seconda opzione risulta essere però più difficilmente attuabile in quanto non tutti gli influencer hanno un account su questo social.

Dopo il periodo dei primi contatti è il momento di passare all’azione inviando la nostra email.
Un esempio di email per influencer potrebbe essere il seguente:

Ciao [Nome Influencer],

Mi chiamo [Nome di chi scrive] e lavoro per [Nome azienda]. Abbiamo iniziato a seguirti da poco ma troviamo molto interessanti i tuoi contenuti. In particolare ci sono piaciuti molto [contenuto 1] e [contenuto 2]. 

Ci piacerebbe molto collaborare con te e avevamo pensato che insieme avremmo potuto fare [progetto]. Siamo sicuri che la cosa piacerà molto al tuo pubblico e speriamo posso piacere anche a te.

Che ne pensi? Ci fai sapere se ti va di collaborare con noi?

A presto

Questo ovviamente è un modello molto generico.
Le regole che però bisogna sempre seguire sono:

  • Personalizza il contenuto
  • Sii breve
  • Spiega come intendi collaborare

4) Bene! Ora che hai trovato i tuoi influencer e li hai contatti non ti resta che portare avanti i singoli progetti

Arrivati a questo punto sono entrate in gioco tantissime variabili: il tipo di azienda e prodotto, gli obiettivi della campagna, i singoli influencer ecc. Esistono però alcune cose di cui bisogna ancora parlare, l’ultima è obbligatoria per tutte le strategie marketing. 

Scalare la campagna

se avete avuto modo di verificare l’efficacia della campagna si potrebbe anche pensare di farla crescere. I metodi per scalare le campagne di influencer marketing sono principalmente due:
– Aumentare gli influencer
– Aumentare i contenuti che ogni influencer realizzerà per voi

– Automatizzare i processi

Come abbiamo avuto modo di vedere anche per questa forma di marketing esistono decine di tool che ci semplificano la vita. Esistono tool che ci permettono di automatizzare la distribuzione e la metodologia di contatto verso i nostri influencer, come Buzzoole di cui vi abbiamo parlato prima. Esistono anche tool che ci permettono di trovare contenuti da utilizzare per le nostre campagne di influencer marketing, uno di questi è SpidWit.

 

Dimmi di più su Spidwit

 

– Ultima cosa indispensabile da fare!

Chi si occupa di Marketing spesso compie due errori:

– Non raccoglie le email dei propri visitatori
– Ma soprattutto…non misura i risultati!

Non misurare i propri risultati significa buttare alle ortiche tutto ciò che si è fatto.
Analizzare i dati è fondamentale per capire se il tuo lavoro è andato bene o meno, per individuare i punti deboli della strategia e quindi più semplicemente capire come migliorare per far crescere  più velocemente il business.

Ora disponi di tutti gli strumenti necessari per creare la tua strategia di influencer marketing. Se hai esperienze da condividere con noi, fallo nei commenti qui giù!

Autore: Pietro Di Chio

Digital Marketer per caso, startupper per gioco. 21 anni e amante di innovazione, pizza e pisolini pomeridiani.