Reach organica ai minimi storici? 6 vitamine per la tua pagina Facebook

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La visibilità gratis ormai è un sogno. Mentre il calo della reach organica su Facebook è una realtà ben chiara, un dato che viene registrato anno dopo anno. In continua depressione. Ma inutile piangere sulle condizioni imposte da Mark Zuckerberg, queste sono le regole del gioco e le dobbiamo accettare.

Questo riguarda anche la tua pagina Facebook. Di cosa stiamo parlando? Cos’è la reach (o portata) organica? Con questo termine si intende la visibilità di un contenuto al tuo pubblico, nella fattispecie ai fan che hanno cliccato Mi Piace sul tuo prodotto editoriale. Per essere precisi parliamo del numero di utenti unici che vedono il contenuto al netto delle sponsorizzazioni.

Poi c’è la paid reach, la visibilità a pagamento che ti porta a essere visibile grazie all’investimento monetario. Ed è chiaro che se vuoi fare business sul serio questa è la strada da intraprendere.

Un buon piano di sponsorizzazioni è indispensabile per spingere i contenuti commerciali. Il calo della reach organica su Facebook ha decretato la fine di ogni attività editoriale? Basta pagare per esserci? Non credo, ecco 6 soluzioni per dare speranza al tuo lavoro creativo come publisher.

Da leggere: come fare personal branding con content curation

Dai ciò che le persone vogliono dalla tua pagina

Il primo punto che devi affrontare per migliorare la visibilità dei contenuti nella tua pagina Facebook: devi dare alle persone che ti seguono ciò che vogliono. Non devi partire dalla tua concezione di qualità, non sei tu che comandi e che detti le regole: sono le persone che decretano il successo della tua Fan Page.

Sembra assurdo ma, in realtà, sono le leggi del mercato che già conosci se sei un imprenditore. E se sei un social media manager devi stampare a lettere cubitali questo principio sulla tua scrivania. C’è il calo della reach organica su Facebook? Devi imparare ad ascoltare i gusti attraverso gli Insight: le statistiche ti fanno capire cosa ha successo, cosa funziona e cosa no in termini di interazione e apprezzamenti.

Punta sui video, sempre importanti per la reach

Il consiglio che non puoi far a meno di ascoltare: lavora con i video, te lo dice anche questo grafico di SocialBakers che mette a confronto post differenti. Se vuoi tentare (certezze non ce ne sono) di aumentare la portata organica dei post su Facebook questa è la strada da seguire. Lancia dei contenuti video, dei filmati in grado di coinvolgere nel miglior modo possibile: mantenendolo sulla piattaforma.

visibilità video

I video fanno il gioco di Facebook, mantengono l’utente sulla piattaforma e coinvolgono creando contenuti adatti al mobile. Questa magica combinazione ti dà la possibilità di aumentare la visibilità di ciò che metti sulla tua bacheca. Ma attenzione, non basta giocare al piccolo regista per ottenere buoni risultati.

  • Quanto deve essere lungo un video? Uno o due minuti massimo.
  • Quali sono i passaggi più importanti? Di sicuro i primi tre secondi.
  • Come deve essere la qualità del video? Perfetta, senza mezzi termini.
  • Rendi riconoscibile il video con una grafica unica e una sigla.
  • Fa’ in modo che il video possa essere fruito anche con audio spento.

Le regole dei video su Facebook hanno regole proprie e le devi rispettare. Senza dimenticare la possibilità di sfruttare i live, la frontiera del visual che dà la possibilità ai proprietari delle Fan Page di mettere sulla bacheca qualcosa di vero. Di reale. Organizza un calendario editoriale e inserisci questi contenuti .

Reach e visibilità organica: fai test

Le cose funzionano? Ok, ma perché cosa ha portato la tua pagina ad avere quel risultato? Hai seguito ciò che le persone amano e questo è un bene. Prova ad andare oltre e a fare qualcosa in più. Il suono di queste parole dovrebbero diventare un ritmo quotidiano per la tua pagina Facebook: non fermarsi mai, testare sempre, trovare nuove combinazioni per creare contenuti. Tutto questo è importante.

La qualità vince sempre sulla quantità

Ultimo punto da considerare: la quantità dei post. Meglio pubblicare tanto o poco? Nessuno può dare una risposta definitiva e non mi azzardo a fare previsioni definitive. Però c’è una ricerca di Buffer molto interessante che fa capire come potrebbe ragionare l’algoritmo di Facebook.

calo della reach organica su Facebook

Il test è chiaro: nel corso dei mesi i social media manager di Buffer hanno iniziato a schedulare un numero minore di post al giorno. La tendenza la puoi vedere bene dal grafico in basso, e subito dopo puoi ben notare la differenza di reach: c’è stato un aumento interessante. Quasi rivoluzionario.

Questo significa che basta lavorare meno per ottenere di più? No, non semplifichiamo. La costanza è sempre decisiva ma in un percorso che arriva a 3 pubblicazioni quotidiane può essere più interessante avere una selezione di contenuti migliori, più interessanti e coinvolgenti. Poi i test ti sapranno dire qual è la soluzione per affrontare il calo della reach organica su Facebook, ma la strada del less is more funziona.

Lavora ogni giorno sulla community

Aumentare la copertura organica dei post non è semplice, ma uno snodo da mettere in evidenza è questo: devi dare un buon motivo per tornare sulla tua pagina. La qualità dei contenuti è un buon modo per sviluppare questo aspetto ma non basta: devi lavorare sulla community. Significa che le interazioni non devono essere un caso o, peggio ancora, un fastidio. Devi alimentare e veicolare attenzione. In che modo?

  • Rispondendo ai commenti.
  • Alimentando la conversazione.
  • Chiedendo risposte nei post.
  • Ringraziando e commentando.

Commentando cosa? I post della tua pagina Facebook che vengono condivisi, e che Facebook ti notifica con precisione. Inoltre ricorda che ci sono mille modi per alimentare i commenti e chiedere un’opinione. Basta sfruttare il bisogno di usare Facebook nel modo giusto: per creare relazioni. Quindi devi cogliere ogni gesto dell’audience per quello che è: un bene prezioso.

Operare sulla community significa anche evitare il concetto di massa informe nel tuo bacino di fan. Non devi pensare solo al numero, non devi portare persone disinteressate sulla tua risorsa. Saranno inattive, annoiate, disinteressate nei confronti di ciò che fai. A tal punto ripeto l’inutilità di acquistare fan per la pagina Facebook:è solo l’inizio della fine, il tracollo si avvicina se operi in questo modo.

Non essere un monotono autoreferenziale

Il grande errore: concentrarsi solo sui contenuti del proprio orticello. Spesso il calo della reach organica di Facebook dipende proprio da questo. Non cambi mai fonte, e non fai altro che lanciare i link del tuo blog. Che fa un ottimo lavoro, ne sono certo. Però la qualità può essere anche altrove, perché non condividerla?

Fare un lavoro di content curation può essere la base di partenza per migliorare la visibilità della pagina Facebook. Certo, alla base ci sono sempre i test ma questa è un’opzione da prendere in considerazione. Anche perché ci sono strumenti come Spidwid che ti aiutano a fare proprio questo: a trovare contenuti interessanti, non solo testuali ma anche visual, da condividere sui tuoi canali migliori.

Da leggere: non fare spam sui social media

Il tuo calo della reach organica su Facebook

Cosa significa fronteggiare il calo della reach organica su Facebook? Giocare con gli equilibri, in primo luogo tra ciò che deve essere spinto con l’advertising e i contenuti che alimentano la community in modo giornaliero. Dire che oggi la portata dei post sulla pagina Facebook è zero può essere vero se lo confrontiamo con il passato, ma ci sono ancora margini di miglioramento.

Sei d’accordo? Ti aspetto nei commenti.

Autore: Riccardo Esposito

Sono un web writer e un blogger freelance. Mi occupo di formazione e scrittura online, lavoro ogni giorno per professionisti e aziende che vogliono sfruttare al massimo il blog.

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