CTR su Facebook e come aumentarlo

Titolo: CTR medio su Facebook

Il CTR, ossia Click Through Rate, è, tradotto in maniera semplice, la frazione percentuale di clic che un determinato contenuto ottiene se rapportata al numero di visualizzazioni.
Abbiamo già spiegato il suo significato in questo articolo CTR, CPC & Co: mini-vocabolario per il Digital Marketing.

Il CTR medio perciò misura la performance di un contenuto ma anche di un’ad.

Stiamo quindi parlando in percentuale di quanti click ha generato una campagna pubblicitaria in rapporto alle visualizzazioni ottenute. Perciò è un parametro fondamentale per misurare l’efficacia di un annuncio a pagamento, di un link, o di un banner. Su 1000 visualizzazioni, la nostra inserzione su Facebook quante volte, in percentuale, è stata cliccata?

Suggerimenti che ci permetteranno di aumentare il CTR su Facebook

  1. Scegliere il giusto target è fondamentale. Come sappiamo, le Facebook Ads sono principalmente una questione di target, se le persone giuste stanno visualizzando le nostre inserzioni sarà molto più facile ottenere più click.
    Come dire: hai azzeccato il target se mostri una t-shirt  di Sheldon Cooper a un amante di The Big Bang Theory. Molto meno in target se provi a vendere costolette d’agnello a un vegetariano.
  2. Usa immagini adeguate. Le immagini devono essere ottimizzate sia nella scelta delle giuste dimensioni, sia nel tipo di immagine che deve risaltare per elementi che la compongono, chiarezza e rilevanza. Preferiamo sempre un PNG ad un JPEG, che come formato compresso spesso rende l’immagine sgranata e quindi poco gradevole.
  3. Offri valore. La tua inserzione deve contraddistinguersi dalle altre, cosa hai da offrire di più? Perché bisogna cliccare sulla tua offerta o sul tuo contenuto? Individua la tua value proposition e rendila esplicita.
  4. Se possibile, o meglio se applicabile, metti in luce date di scadenza. Le offerte irripetibili, che scadono a breve e che già tanti utenti hanno visualizzato e acquistato, in genere funzionano. È banalmente il principio che mette in atto Groupon sulla sua piattaforma: informazioni quali scadenza, unicità dell’offerta, numero di coupon già acquistati, sono sempre ben visibili a tutti gli utenti. È quello che viene definito “principio di scarsità”: funziona, te l’assicuro.

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Cecità all’advertising

Quello che devi assolutamente evitare è il meccanismo noto come cecità all’advertising. Mentre stiamo scorrendo la nostra home di Facebook odiamo essere disturbati con altri messaggi che non ci interessano, un po’ come quando il nostro film viene interrotto dalla pubblicità. Il nostro cervello ormai sa riconoscere, grazie al tempo e all’esperienza, informazioni che riteniamo probabilmente inutili, è ciò che accade anche quando navighiamo online.

Il fatto stesso di rappresentare una consuetudine rende questi elementi facilmente intercettabili: chiudiamo una finestra pubblicitaria praticamente in automatico, saltiamo istintivamente gli inserti pubblicitari tra un paragrafo e l’altro ecc.

Quindi come distinguerci per migliorare il nostro CTR?

Cerca degli elementi particolari, l’incongruenza visiva viene notata subito, può essere provocata da  forme differenti o da elementi quali indicatori direzionali. Un forte richiamo alla nostra attenzione è costituito dai volti umani, esistono specifiche aree del nostro cervello interamente dedicate al riconoscimento dei volti umani. Per questo siamo particolarmente ricettivi nell’identificarli. Se possiamo, in attinenza con ciò che vogliamo comunicare, utilizzarli nella nostra advertising su Facebook non può che essere un punto di forza.

Questi piccoli consigli vi aiuteranno a migliorare il vostro CTR medio su Facebook.

Li avete già messi in pratica? :)

Autore: Noemi Pugliese

Esperta di comunicazione, amo i social con un particolare debole per Instagram. Passione per la scrittura, la fotografia e il disegno, mezzi preferiti per raccontare e raccontarmi. Saltello tra Sicilia e Calabria, profondamentamente innamorata del mio sud.

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