Come funziona l’algoritmo di Instagram (2021)

Magari non a tutti, ma di certo a molti dei  suoi tantissimi utilizzatori, sarà venuta la curiosità di capire in che modo vengono ordinati i contenuti di Instagram. Perché ad esempio il feed ci mostra un contenuto piuttosto che un altro?

Già da anni ormai Instagram è passata da un feed cronologico ad uno algoritmico, come già accaduto con Facebook. E giusto nei primi giorno di Giugno, Adam Mosseri, CEO di Instagram, ha illustrato il funzionamento dell’algoritmo.

Ottima notizia direi! Sia per chi utilizza Instagram in maniera professionale ed è quindi particolarmente interessato a massimizzare il successo dei propri contenuti ma anche per chi lo utilizza a scopi personali.

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Innanzitutto è bene partire da un aspetto fondamentale: ogni sezione di Instagram, ovvero Feed, Esplora, Reels, utilizza un suo algoritmo.

Adam Mosseri chiarisce subito che non esiste “L’Algoritmo”, un’entità unica e inequivocabile, ma esiste una serie di “algoritmi, classificatori e processi ognuno con un proprio scopo”.

 

Algoritmo di Instagram per Feed e Stories

Per Instagram questi sono i “luoghi in cui le persone vogliono vedere i contenuti dei loro amici, della famiglia e di coloro a cui sono più vicini“.
Di conseguenza i segnali che vengono presi in esame, in ordine di importanza, sono:

  • Informazioni sul post: il suo contenuto, quando e dove è stato creato, quanto è popolare in termini di like.
  • Informazioni sull’autore: quanto è “importante” per te colui/colei che ha pubblicato il contenuto. Il calcolo si basa sulle recenti interazioni tra gli utenti e l’autore.
  • Informazioni sull’attività del destinatario: a quali contenuti è interessato il singolo destinatario del contenuto (anche qui in base alle sue interazioni sui post Instagram).
  • Informazioni sulle persone con cui interagisce il destinatario:  sempre ovviamente basandosi sulle interazioni del destinatario ed in particolare sui commenti che sono un indicatore d’interesse importantissimo.

In base a questi criteri il sistema di previsioni di Instagram valuta, per ogni contenuto, la probabilità che il destinatario interagisca con esso.
Più è probabile che l’utente decida di dedicare “qualche secondo a un post, commentarlo, mettere mi piace, salvarlo e toccare la foto del profilo“ più in alto verrà visualizzato il post.

Chiaramente esistono le eccezioni. Ad esempio dice Mosseri. “…le persone sono più interessate a vedere Storie originali. Ma vediamo una moltitudine di post ricondivisi nei momenti importanti– tutto, dalla Coppa del Mondo ai disordini sociali – e in questi momenti le persone si aspettavano che le loro storie raggiungessero più utenti”.

Esplora

La sezione “Esplora” è quella che è stata pensata da Instagram per aiutare gli utenti a “scoprire cose nuove“ ovvero consigli su novità e autori non ancora seguiti, e questo la rende profondamente diversa da Feed e Stories, anche dal punto di vista dell’algoritmo che deve per forza basarsi principalmente sui contenuti e i post “che sono piaciuti, salvati e commentati in passato“.

In dettaglio ecco i segnali, in ordine di importanza, utilizzati per questa sezione:

  • Informazioni sul contenuto: la velocità con cui un post viene apprezzato dagli utenti, provocandone delle interazioni
  • Informazioni sulle interazioni del destinatario: interazioni passate con gli autori dei post
  • Informazioni sull’attività del destinatario: a quali contenuti è interessato (quali ha già apprezzato, salvato o commentato in passato)
  • Informazioni sull’autore: quanto è interessante e popolare?

Reels

Reels è una funzionalità chiaramente pensata per intrattenere gli utenti. Anche qui si ha a che fare con contenuti di persone non seguite.

In questo caso, la piattaforma si concentra “specificamente su ciò che potrebbe intrattenervi“. “Esaminiamo le persone e chiediamo se trovano un particolare reel divertente, e impariamo dal feedback per migliorare nel capire cosa farà divertire le persone“, indica Mosseri.

I segnali, come vedremo, sono simili a quelli dell’area “discover”.

Per prevedere quali sono i contenuti che gli utenti visualizzano per intero, oppure quali sono quelli che reputano più divertenti e accattivanti e che quindi generano più intrattenimento, i segnali presi in esame, in ordine di importanza sono:

  • Informazioni sull’attività del destinatario: a quali contenuti è interessato (sulla base delle sue azioni pregresse)
  • Informazioni sulle interazioni del destinatario: se in passato c’è stata interazione con l’autore dei reel
  • Informazioni sul reel: qual è il suo contenuto e il suo livello di popolarità
  • Informazioni sull’autore: quanto è interessante e popolare?

Come influenzare la nostra timeline di Instagram

Per migliorare la nostra esperienza d’uso il trucco è quello di creare maggiore interazione di più con i profili e i post che preferiamo. 

Mosseri ha anche dato un elenco puntato di azioni più mirate che si possono mettere in atto:

  1. Fare una lista degli amici stretti: puoi selezionare i tuoi amici più stretti a cui mostrare le storie. Grazie a questa funzione, automaticamente Instagram darà maggiore priorità a questi amici sia nel Feed che nelle Stories.
  2. Silenzia i follower che non ti interessano: Se sei esitante se smettere di seguire del tutto qualcuno, puoi silenziare un account se desideri smettere di vedere ciò che condivide.
  3. Contrassegna i post come “Non interessato”: Ogni volta che vedi un suggerimento, sia nella sezione Esplora che in Feed, puoi “dire” all’algoritmo che non sei interessato a quel post. 

Speriamo di aver fornito un quadro sintetico ma esaustivo. Specie se oltre che un utilizzatore di Instagram, pubblichi molti post per lavoro (o anche solo per passione) ti segnaliamo anche un nostro post su Come programmare post su Instagram molto utile se gestisci uno o più profili Instagram con uno scopo di tipo professionale o di personal branding.

Ti suggeriamo anche di avvalerti di tool online come Spidwit che rendono il tuo lavoro più semplice e rapido, dalla creazione del contenuto fino alla sua schedulazione (vedi: Pubblicare su Instagram da Spidwit).

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Autore: spidwitblog

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